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mercoledì 21 giugno 2023

PERCORSI DI VITA

Cari folli lettori di ideeviaggianti, è da tanto che non scrivo qui sul blog ma tanto nessuno mi segue.

Con questo post vorrei parlarvi,senza per questo sentirmene in dovere in quanto ho poca esperienza e non voglio insegnare niente a nessuno,di percorsi di vita.



Io penso che fenomeni come il suicidio o il femminicidio che sono molto frequenti nella nostra epoca sono dovuti anche ad alcuni fattori ambientali e personali;penso inoltre che nessuno può arrogarsi il diritto di vita o di morte di nessuna persona nè tantomeno di poterla possedere come si possiede un oggetto,uomo o donna che sia.

Detto questo analizzare fenomeni come il suicidio o il femminicidio è sempre delicato in quanto concorrono sempre diversi fattori ma  con un comune denominatore:chi viene tradito o viene lasciato arriva a gesti estremi perchè riponeva nell'altra persona tutta la sua fiducia e le sue speranze.

Qualcuno più esperto di me diceva che DIO vuole che incontriamo un pò di persone "sbagliate"prima di incontrare quella giusta.

Probabilmente l'iter che è diverso per ognuno dovrebbe basarsi sull'esperienza acquisita e ciò vale sia nel lavoro che nelle relazioni amorose.

Non dico di accettare qualsiasi cosa ma quanto più vasto è il campo d'azione più conosciamo noi stessi e più abbiamo la possibilità di autorealizzarci in primis e di essere felici in seconda battuta.


Oggi giorno le separazioni sono tante probabilmente perchè siamo una generazione che non si è realizzata del tutto.

Nella vita bisogna partire dalla consapevolezza che gli "schiaffi"in faccia si danno e si prendono e bisogna trovare la propria collocazione e la propria dimensione nel mondo al netto del raggiungimento della versione migliore di se stessi.

Secondo me accontentarsi del primo lavoro o del primo compagno\a  è una scelta poco saggia.

Io sono il primo che per esperienza sà che trovare un lavoro o una relazione soddisfacente è davvero molto difficile ma l'amore così come l'autorealizzazione sul lavoro è  per i coraggiosi.

Che poi a volte il primo amore non si scorda mai e che certe volte gli amori fanno dei giri immensi e poi ritornano...   è un percoroso di consapevolezza.

La vita è imprevedibile ma noi possiamo conoscere noi stessi imparando sia stando da soli sia stando con persone "sbagliate"in attesa dell'amore maturo.

Buona crescita a tutti.

martedì 10 novembre 2020

LA SITUAZIONE GEOPOLITICA MONDIALE,SECONDO ME

 Cari folli lettori di ideeviaggianti con questo post vorrei sottoporre alla vostra "pazienza"le mie pseudo teorie su ciò che è successo e che sta succedendo riguardo la pandemia Covid 19.


Prima però spenderei due parole sulle versioni,diverse e contrapposte,generate dal dibattito sul covid.


Da una parte c'e' chi crede al virus in maniera maniacale e sotto un profilo sanitario.dall'altro chi non crede al virus e addita le case farmaceutiche come lobby che vorrebero controllare il pianeta e speculare.


ovviamente ho cercato di semplificare e sintetizzare anche se per ognuna delle due teorie ci sarebbe molto da dire.

In ogni caso io trovo infondate entrambe le teorie e vi dirò senza peli sulla lingua cosa penso io,semplice cittadino italiano.


Partiamo dall'inizio:i rapporti Italia-Cina e via della seta.Probabilmente durante gli incontri diplomatici per decretare l'accordo denominato via della seta  è stato messo in atto il piano covid 19.


Io personalmente non credo a nessun virus creato in laboratorio anche se non escludo il fatto che qualche genere di virus(non creato in laboratorio)possa esistere.

Probabilmente sono stati presi i sintomi più diffusi come l'influenza e la bronchite(da ciò che sò) e i morti di cui non si conoscono le reali cause sono stati classificati come morti di covid senza indagare con autopsie.

Quella che doveva essere una guerra tra Italia  e   Germania e nord Europa per rilanciare l'economia magari attraverso gli eurobond e la BCE che un giorno stamperà denaro è diventata una guerra senza armi di portata mondiale dove gli interessi economici,politici e sociali sono tanti e dove probabilmente nessuno ha un quadro completo di cosa stia accadendo realmente.


All'inizio se ricordate l'inghilterra eraa con Jonson  contro l'uso della mascherina e per l'immunità di gregge.Francia e spagna scendevano in piazza     "sfottendo"gli italiani.Germania,olanda e i paesi frugali facevano il braccio di ferro con i paesi che risultavano maggiormente colpiti per concedere aiuti con condizionalità.

poi l'america,il mediooriente e la Cina che per il momento resta a guardare.


Fino a qui il quadro secondo le mie idee è abbastanza nitido ma quando scende in campo l'America si complica e non riescoa segurilo.


Oggi si decide se la Campania,la mia regione,è zona gialla,arancione o rossa.Io capisco le difficoltà   dei commercianti,imprenditori e di tutte quelle persone che stanno vivendo momenti drammatici ma se vogliamo un futuro migliore pèèr noi e i nostri figli dobbiamo resistere e accettare le scelte di governo e Regione.

Questa è una guerra invisibile,una guerra di dati!

venerdì 5 giugno 2020

DIMMI CHE GENERE MUSICALE ASCOLTI E TI DIRO' QUALI SONO LE TUE ABITUDINI

Io penso,a torto o a ragione,che dietro  la grande macchina della musica ci sia un mondo fatto di

messaggi ma anche di mode che in un certo qualmodo vanno ad influenzare lo stile delle persone,


non dico di tutti ma quantomeno di una grande fetta specie tra i più giovani.

Probabilmente quando si è giovani si ha un certo bisogno di credere in qualcuno,in qualcosa e i

cantanti spesso se non sempre veicolano messaggi che vengono  assimilati molto più rapidamente.

E' sempre stato così e probabilmente lo sarà sempre.

Certamente non tutti vanno ad indagare cosa dicono i testi ma io sono convinto ,sempre a torto o a

ragione che è dalla musica e dai loro testimonial che nasce la moda(intesa come vestiario) e non solo.

Prendiamo ad esempio la musica dance che ha il suo epicentro negli anni 90.

Chi opera nel marketing e nell'innovazione sa perfettamente cos'e' una buyer persona.Per chi non lo

 sapesse provo a spiegarlo a parole mie:"una buyer persona è la persona tipo di una determinata

nicchia di riferimento.


Così nella musica dance potrei dire che la buyer persona è una persona che tiene all'estetica,veste

firmato,frequenta  discoteche,ha o vorrebbe avere un'auto sportiva ma di lusso(audi,mercedes,bmw)

etc.

La tendenza invece degli anni 2000 in poi è il rap,l'hip-hop fino ad arrivare al trap.

La buyer persona in questo caso ama il basket non frequenta le discoteche anzi le schifa e schifa chi

ci va,si veste largo,fa uso di cappelli,usa canotte di giocatori di basket etc.

E se volessimo tornare indietro agli anni 70-80 dove regnava incontrastata la musica rock potremmo

dire che la buyer persona che ascolta rock e derivati ha un abbigliamento alternativo ma spesso fa

largo uso uso di jeans non firmati o non troppo costosi,a volte stracciati(anche se adesso la moda la

ripropone a modelli di marca costosi)etc etc.


Voi che musica ascoltate?o meglio che stile avete?

Qualunque sia il vostro stile rompete queste cazzo di mode,contaminatevi e createvi un vostro stile!






venerdì 15 maggio 2020

LO "SCONTRO"GENERAZIONALE

Oggi è facile dire o sentire:i bambini sono molto più svegli di noi rapportandoli a quella che fu la nostra età.
E' facile anche sentir dire che i giovani d'oggi sono troppo viziati,stanno sempre con uno smartphone in mano e frasi di questo tipo.
Molte persone ormai adulte e anche illustri nei loro campi  hanno fatto un'analisi che condivido in pieno:abbiamo consegnato una società allo sfascio alle nuove generazioni.
Se i bambini e , perdonatemi perchè io non sono padre, e \ o gli adolescenti preferiscono lo smartphone ad una favola raccontata dai propri genitori e\ o nonni significa che forse non siamo in grado di catturare la loro attenzione e indirizzarli al meglio verso la vita.
Da Una parte c'è chi ne fa una questione generazionale e dice :ai tempi miei... quando io ero giovane... etc
 Oggi la vita si è allungata e assistiamo alla "coabitazione" di diverse generazioni ognuna delle quali rivendica le proprie lotte e , il proprio passato.
In passato abbiamo assistito e , penso al settecento,all'età dei lumi,poi del romanticismo ma anche del decadentismo.Secondo la filosofia indiana ci sono 4 momenti nella storia che sono ciclici:un momento di fermento,un momento di stasi,un momento di crisi ed un momento di rinascita.
Questa è sicuramente un 'epoca di crisi nonostante l'impressionante quantità di "letteratura" di ogni settore.Innovare non sempre significa migliorare;innovare significa proporre nuovi modelli a problemi vecchi.Ciò è di più facile comprensione nelle arti e nella musica dove le soluzioni adottate sono inferiori,oserei dire oggettivamente, a quelle "vecchie" ma sono diverse da ciò che avevamo mai visto.
In tal senso è chiaro che non tutto è da buttare,anzi dirò di più:se è vero che c'è grande quantità e forse poca qualità,la stessa poca qualità da sola vale per tutto quello che è stato già realizzato.
Allo stesso modo spuntano come funghi nuove mode,nuove arti il cui principio qualità\ quantità oggi è a mio avviso lo stesso che descrivevo prima.
Tuttavia io vorrei andare oltre il discorso "generazionale"dicendo quale sia la generazione migliore.
Io ho conosciuto persone che da adolescenti erano "vecchie"e anziani che son rimasti giovani.E' tutta questione di mentalità,di mindset.
La differenza quindi,a mio avviso, non è tra generazioni ma tra individui.
Concludo dicendo che chi non crede nei giovani e ne sono fermamente convinto,non crede nel futuro.

martedì 24 settembre 2019

DIMMI DI QUALI "SOSTANZE" HAI BISOGNO E TI DIRO' CHI SEI




 

 

Che cos’è la droga?Al di là delle definizioni e della giusta differenziazione tra droghe leggere e droghe pesanti,io sono convinto,a torto o a ragione che il nostro organismo è una sorta di bilancia dove sono presenti diverse componenti chimiche.

 

Uso la parola bilancia,non a caso,perché se da una parte si dovrebbericercare l’equilibriopsicofisico ci sono fattori interni      e nostre scelte e fattori esterni a noi e non dipendenti da noi che fanno pendere  quasi sempre la bilancia verso uno squilibrio.

 

 

E’ facile capire che elementi come “moda”,”voglia di trasgredire” sono esterni mentre abitudine,vizio ,bisogno, sono interni.

 

Quando parlo di bilancia mi riferisco anche al cibo.Certamente ci sono sostanze che fanno più o meno bene e sostanze che fanno male ma tutte le sostanze(credo)se assunte in enormi quantitativi creano quantomeno fastidi.

 

Ed ecco la lotta di chi ad esempio dice tu prendi troppi caffè  e ,magari ,è lo stesso che prende troppi the’.

Andando un po’ più sul pesante (ma non troppo) si potrebbe fare la distinzione tra chi fuma sigarette  o beve alcool o ancora tra chi fuma sigarette e chi canne e così via.
Ecco secondo me i bisogni a seconda delle sostanze.


Sigarette:nervosismo interiore

Cibo:nervosismo interiore

The’:bisogno di calma

Camomilla:bisogno di rilassarsi

Fumo(canne):voglia di evadere-trance

Marijuana (canne):voglia di evadere-allegria

Cocaina:voglia di stare su’ di giri

Alcool:voglia di dimenticare e\o perdere i freni inibitori


E voi che ne pensate?di quali sostanze avete bisogno




mercoledì 4 settembre 2019

DONNE:FATEVI AVANTI!








Cari folli lettori di ideeviaggianti quasi per caso mi sono imbattuto in un 'aforisma,uno stralcio di pensiero del grandissimo filosofo e sociologo Umberto Galimberti che recita in questo modo:


"Perché nella storia della filosofia non compare una donna? Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell'amore. E allora la figura dell'amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l'altro e soprattutto con quell'altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos'è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo".




Da ciò che mi risulta, nell'antichità sono  "fiorite"donne filosofe.


La celebre Ipazia tanto per citarne una,la più famosa ma andando in avanti con la storia specie a partire dagli anni 2000 d.c. la figura delle donne filosofe (almeno di quelle riconosciute)è nulla o quasi!


Sarà forse un caso ma la sapienza e la saggezza sono aggettivi che si declinano al femminile.


Da sempre,in generale(chiaramente non nel singolo caso),la donna è sempre stata più saggia e al contempo più maliziosa dell'uomo.


Io, a torto o a ragione ho sempre pensato ad una (pseudo)tesi molto singolare su ciò che definisce i caratteri distintivi di un uomo che sia artista.


Mi spiego: tutti sappiamo che il cervello      ha due grandi macroaree,i due emisferi,ognuno con caratteristiche ben distinte ma simbiotiche.


In altre parole un emisfero controlla l'intelligenza linguistica.l'altra quella emotiva e creativa(ricordiamoci che esistono ben 9 se non di più tipi di intelligenze).


Allo stesso modo nel taoismo esiste lo yin e lo yang ovvero la parte maschile e la parte femminile ,presente sia in uomini che donne.


Io credo che l'uomo artista abbia una spiccata parte femminile che lo differenzia dagli altri uomini in quanto maggiormente "sensibile".


Questo potrebbe spiegare anche il fatto che alcuni artisti uomini siano omosessuali.


In altre parole una spiccata parte femminile in un uomo potrebbe generare unb talento ma allo stesso tempo se non accompagnata da una altrettanto forte parte maschile potrebbe influenzare la sfera sessuale.


Chiaramente si tratta   di una mia tesi e non è di questo che voglio dibattere!


Del resto al di là delle definizioni io ritengo la filosofia un 'arte:l'arte del ragionamento,del pensiero critico,delle idee.




Eppure ancora non ssaprei spiegarmi perché in generale le donne che per vocazione dovrebbero avere più amore per la saggezza non vengono considerate  come filosofe!




Voi,cari folli lettori sapreste spiegarmelo?





venerdì 5 aprile 2019

AMORE E ODIO

Cari folli lettori di ideeviaggianti chi mi segue sa bene che ho spesso parlato d'amore in varie salse e declinazioni e quasi mai di odio se non un piccolo accenno nel post:uomini d'amore e uomini d'odio.


Ora non vorrei ritornare sul tema amore tentando di spiegarlo ma vorrei semplicemente fare una ennesima considerazione.
Ognuno di noi ha un bisogno innato e oserei dire antropologico di amare qualcuno\ qualcosa  ed odiare qualcuno\qualcos'altro.


Risulta evidente che le parole amore e odio sono degli estremi rispetto al mi piace oppure non mi piace.
Tuttavia se di per sé è difficile trovare una persona che non ama qualcuno o qualcosa e al contempo odia qualcuno o qualcosa è impossibile trovare una persona a cui non piaccia niente o a cui piaccia tutto.
Dunque dando come assunto che utilizzerò le parole amore ed odio sia come estremo sia per indicare il mi piace qualcuno\qualcosa sia il non mi piace qualcuno\qualcosa vorrei tentare di ragionare sul concetto del bisogno di amore ed odio.




E' mia opinione innanzitutto che le persone si dividano in specie e che l'imprinting di ogni tipo di società del passato o del presente tende a definire tutte le cose in categorie.


Come già dicevo in altri post ognuno di noi è unico:tuttavia ci sono persone molto simili tra loro e allo stesso tempo persone distanti anni luce nel modo di fare e di pensare.


La fisica quantistica,in particolare la legge d'attrazione ci dice che ognuno di noi attrae un suo simile.


Cio' però genera un paradosso e un po' di confusione.In che senso vi chiederete voi?




Faccio un esempio chiarificatore:prendiamo due persone italiane ,una di estrema sinistra ed una di estrema destra nel panorama politico, entrambi leader e militanti.




Probabilmente i due si odieranno pur essendo simili nel carattere.


Allo stesso modo due tifosi rivali ma simili nel carattere si potrebbero odiare se fanatici.


Le specie di cui parlavo fanno riferimento al carattere di una persona e non ai suoi valori ed alle sue idee;spesso non ci piace o addirittura odiamo una persona molto simile a noi ma con idee e valori diversi.


Al contrario amiamo o ci piace chi in qualche modo la pensa come noi e ha suppergiù i nostri stessi valori anche se a volte ha un carattere ed un modo di fare diverso dal nostro!

lunedì 1 aprile 2019

SINTESI SCIENTIFICO-TEOLOGICA

Cari folli lettori di ideeviaggianti con questo post voglio ritornare sull'argomento DIO e spiegare perché secondo me esiste cercando di fare una sintesi del mio pensiero che tende ,almeno ci prova, a dimostrare lo stesso DIO attraverso la scienza!






E' chiaro che quando si parla di un argomento,qualsiasi esso sia, si parte dal principio!


Secondo la religione cristiana in principio era il verbo!


Ciò è relativamente vero quando si parla di creazione ma se provassimo a chiederci:cosa c'era prima della creazione?chi ha creato  DIO?cosa faceva DIO prima della creazione?




La mia ipotesi consiste innanzitutto nel definire DIO come un'entità e non come un essere umano,una persona etc e  risolverebbe questi tre quesiti in tal senso: un'entità di massa infinita o con massa uguale a zero come   sappiamo dalla teoria della relatività ristretta e successivi studi è innanzitutto in grado di viaggiare nel tempo.un corpo o entità di massa infinita o di massa uguale a zero che viaggia alla velocità della luce percorrendo una distanza da un punto a ad un punto b ha un tempo uguale a zero cioè non esiste il tempo nel caso in cui un corpo o un entità viaggi costantemente alla velocità della luce.


Dunque se le mie ipotesi fossero fondate DIO sarebbe sempre esistito e probabilmente prima della creazione si manifestava come una luce blu(come descritto dalla bibbia)che viaggiava alla velocità della luce!in tal caso un piccolissimo punto blu con massa e tempo uguali a zero.




Questo corpo di massa e tempo zero avevano una densità e un calore ad alta temperatura ed ad un certo punto ha superato la velocità della luce esplodendo e dando circa 14 miliardi di anni fa origine al big bang.




Ogni fenomeno fisico come sappiamo obbedisce a delle leggi fisiche rappresentabili dalla matematica!Tutto è uno!Ogni numero secondo l'antica filosofia ha una sua simbologia ed una sua figura associata.  nel post la natura dell'universo:quando fede e scienza si incontrano, rifletto sulla ripetibilità in natura e in teologia del numero 3.



lunedì 18 marzo 2019

IL NUOVO MEDIOEVO E L'UOMO MEDIOCRE


Da qualsivoglia prospettiva si osservi la moderna società (da un punto di vista politico,istituzionale,economico,addirittura climatico,lavorativo,sentimentale,emozionale etc)possiamo convenire che questa è un’epoca contraddistinta dall’incertezza!

L’incertezza porta con sé paura e/o frustrazione;la paura spesso è dettata da interrogativi tipo:cosa posso fare?come posso fare? o da affermazionii tipo:stavolta non ce la faccio!

La frustrazione è dettata dalla giusta o sbagliata credenza di poter meritare di più rispetto a ciò che si “possiede” e di non riuscire ad ottenerlo per svariate cause e concause da noi indipendenti!

Naturalmente in un epoca di incertezza si può provare uno dei due angosciosi problemi o entrambi contemporaneamente;l’uno non esclude l’altro,infatti.

 

Ammetto che queste riflessioni sono sì una mia analisi ma soprattutto sono declinate dalla lettura di un articolo dove è stato intervistato lo psichiatra Vittorino Andreoli.

 

Chiaramente sottoscrivo parola per parola l’articolo sù citato se non fosse per un'unica definizione.

 

Andreoli parlava di homo stupidus,stupidus,stupidus! Io invece credo che questa sia l’era della mediocrità.

 

L’uomo non è stupido,è mediocre(che è ben diverso)e cosa fa un mediocre in genere?

Si omologa,non rischia,non va oltre e soprattutto denigra chi è più debole!

La domanda da 1 miliardo di euri è come si è arrivati a ciò?

La risposta per me è semplice;la colpa è del Dio denaro.Oramai,infatti,si pensa solo ed esclusivamente a modelli di business che generino soldi e volente o nolente siamo tutti schiavi di tecnologie che se non usate nei giusti modi e nella giusta misura ci rendono schiavi e dannatamente sempre più soli!

La ciliegiena sulla torta poi sono le ultime  applicazioni in materia di intelligenza artificiale;ormai le macchine  si prevede che  faranno tutto al nostro posto e la nostra mente sarà sempre meno sveglia e attiva.

E’ chiaro che il progresso e la scienza   devono fare il loro corso ma ho sempre pensato che     una macchina deve essere di supporto all’uomo e non sostituirlo!

L’immaginazione,poi,a meno che non generi modelli di business e conseguenti soldi sta svanendo poco alla volta!Si l’immaginazione,il motore più potente dell’uomo!

 

La storia, io credo ,e la filosofia indiana in ciò avalla la mia tesi che sia circolare e non lineare.Dopo un periodo di profonda crisi avviene una rinascita ma parallelisticamente vorrei far notare che il medioevo è durato molto a lungo e questa epoca secondo me è un nuovo medioevo sia per la crisi che è iniziata e si prolungherà molto a lungo sia per la mediocrità delle persone che vivono oggi giorno!

 

 

mercoledì 13 febbraio 2019

UOMINI D'AMORE E UOMINI D'ODIO

La vita è dura a causa degli uomini che disseminano odio.


L'uomo tipo che semina odio conosce le tecniche, è un abile affabulatore ma quando viene fuori la sua natura si manifesta il suo vero essere che è pessimo.


L'uomo d'amore non conosce le tecniche che però fanno parte del suo patrimonio genetico e interiore.




Gli uomini d'odio vogliono insegnarti la vita e , nella maggior parte dei casi,non hanno capito nulla della loro.


Gli uomini d'odio sono sempre cupi ma fingono sorrisi e ridono anzi deridono di gusto!


Gli uomini d'amore sono sempre sorridenti fuori ma malinconici dentro,sensibili e non deriderebbero mai nessuno!




Gli uomini d'odio hanno i soldi frutto,per carità,della loro volontà ma anche dell'aiuto di uomini d'amore.




Gli uomini d'odio indossano maschere,gli uomini d'amore sono autentici.


Non tutti gli uomini d'amore sono ricchi,almeno fuori!




Gli uomini cupi sono ricchi ma in fondo sono dei  PICCOLI uomini!


P.S. Sei un uomo d'amore forse sorriderai rispecchiandoti!
Se invece sei un uomo d'odio deriderai e cercherai l'errore grammaticale o ortografico!

mercoledì 2 gennaio 2019

TEORIA E PRATICA

Cari folli lettori di ideeviaggiantri,innanzitutto vi auguro buon anno.




Con questo post vorrei parlare dell'eterno dibattito tra teoria e pratica.In tal senso è uso comune delle persone schierarsi in due fazioni distinte e opposte:chi ritiene che un 'istruzione superiore come la laurea sia importante e chi,invece,pensa che la pratica sia più importante della teoria.
Premettendo che , se è vero com'è vero, che il grado di istruzione fornito dalle istituzioni scolastiche ed universitarie in italia è uno dei più efficienti al mondo,è vero anche che troppo spesso c'e' un gap incolmabile tra teoria e pratica all'interno  delle istuzioni stesse.
Con questo non mi schiero né da una parte né dall'altra;la teoria serve per capire il perché si agisce in un modo piuttosto che in un altro ragion per cui   si riescono,avendo conseguito un titolo ,a capire e risolvere i problemi quando si è di fronte ad una situazione imprevista.
Non di meno la pratica è importantissima perché sapere senza il saper fare ,la teoria non serve a nulla.


E' vero però che ci sono persone laureate che sono degli incredibili ignoranti e sono a dir poco mediocri nel loro lavoro e      per quanto riguarda i non laureati ci sono persone che possiedono una cultura vastissima magari dettata dauna passione per la conoscenza in genere e non certificata da un titolo.




Chiaramente sono delle eccezioni sia il primo che l'altro caso;è buona norma studiare per imparare e farlo finchè si è vivi ma una persona va valutata   per le sue effetTive competenze e capacità al di la'del titolo.


io penso che la laurea sia importante ma resta un punto di partenza e non un punto di arrivo.




Io invito i miei folli lettori a rivolgersi sempre a professionisti qualificati.


Buon anno













venerdì 28 dicembre 2018

SAI BABA:PROFETA O FALSO PROFETA?

Cari folli lettori di ideeviaggianti innanzitutto vi porgo i miei auguri di buone feste.


Con questo post vorrei parlare di un "santone"indiano morto nel 2011 e al quale si attribuiscono le capacità di fare miracoli:SAI BABA.


I suoi insegnamenti,essendo lui un religioso ed un predicatore, ruotano attorno a 5 valori umani cardine:Amore, Verità,Pace,Rettitudine,non violenza.


Suddetti valori sono  indipendenti dal proprio credo anzi in realtà' lui afferma sono  conciliabili con qualsiasi forma di culto anche perché da questi valori sai baba  tenta un unificazione delle religioni affermando che         tutti venerano lo stesso dio anche se in maniera diversa e che dio e' onnipresente.




sai baba ha ricevuto molte critiche ed è un personaggio controverso non tanto per i suoi insegnamenti che io trovo alquanto giusti ma piuttosto per le sue capacità di compiere miracoli.




Gli scettici dicono che sono dei trucchi da prestigiatore mentre diversi sacerdoti ed esorcisti cattolici hanno dichiarato che, qualora alcuni fenomeni paranormali di Sai Baba non fossero semplici inganni e trucchi, sarebbero (come qualunque altro prodigio compiuto da mago o stregone) di origine demoniaca. Si può segnalare a questo proposito che alcuni ex-devoti di Sai Baba abbiano dichiarato di essersi sentiti "disturbati" da una forza maligna dopo essersi allontanati da lui (tipico, secondo alcuni, di chi ha lasciato lo spiritismo, la magia o movimenti satanisti)




Il mio appello,pur non sapendo se sai baba         sia stato o no un profeta e pur ritenendo i suoi insegnamenti  più che giusti, è di stare lontano da ciarlatani che usano trucchi da prestigiatore o peggio da persone che  davvero sono ingrado di compiere prodigi non lasciandosi affascinare da tali     fenomeni.


CHI CREDE IN DIO SA BENE CHE SE DIO ESISTE     ESISTONO ANCHE Entità Maligne.


un altra domanda che mi pongo è perché in oriente e in africa queste figure sono maggiormente presenti rispetto ad altri luoghi ma non credo di saper trovare risposta.


Attenzione dunque ai falsi profeti che si fregiano di essere discepoli di DIO


ANCORA AUGURI E ..... A VOI LE RIFLESSIONI...











martedì 23 ottobre 2018

MULTIVERSO,DIMENSIONI,REINCARNAZIONE,DIO;FANTATEORIE SULL'ALDILA'

Cari folli lettori di ideeviaggianti questo post è molto ostico e se casomai ci fosse qualcuno che mi legge e non mi ha preso ancora per pazzo,con questo post si chiude il cerchio circa la mia salute mentale.

In realtà ho sempre pensato con convinzione che dietro ogni teoria,ogni leggenda che si tramanda e che dietro ogni conoscenza,ogni maledetta nostra conoscenza ci siano elementi fasulli ma al contempo grandi verità.

Se, dunque,anche i modelli scientifici che noi riteniamo "reali" propongono teorie antitetiche tra loro ma egualmente valide e "reali"mi piacerebbe estendere l'indagine di ricerca ad un campo più vasto possibile cercando con una o più pseudo teorie di creare un ponte di collegamento tra le varie discipline,ovviamente cercando di far "fede" a ciò che noi chiamiamo logica.

Come si evince dal titolo vorrei creare un collegamento tra multiverso,dimensioni,reincarnazioni e  DIO per sciorinare la mia pseudo teoria sull'aldilà.

Chiaramente questo post non ha nessuna pretesa di veridicità dei fatti e pone l'accento più su delle domande e delle riflessioni che non sulla verità o sulle soluzioni com'e' ovvio che sia quando si trattano argomenti ignoti.

Doverosa mi sembra una premessa che spieghi il mio pensiero circa multiverso,reincarnazione e DIO.

Per quanto riguarda il concetto di multiverso mi affido al titolo di focus circa un lavoro del celebre scienziato stephen hawking:

La realtà potrebbe essere fatta di molteplici universi, in numero limiitato e tutti abbastanza simili tra loro: l'ultimo lavoro di Stephen Hawking pone dei limiti all'infinità della struttura cosmica in precedenza teorizzata.

Per ciò che concerne la reincarnazione devo ammettere che sono sempre stato abbastanza scettico a riguardo.Eppure le moderne  scoperte soprattutto per quanto concerne l'ipnosi regressiva,al di la' di credenze orientali,mettono in risalto fenomeni "atipici" a cui e di cui dovremmo rendere conto e studiare.


Tutti sanno cos'e' DIO;non dico che tutti debbano crederci ma tutti sanno cosa si vuole intendere con la parola DIO.eppure siamo sicuri dii saperlo in qualche modo spiegare?io credo di no!
Per me DIO è un entità superiore benevola e  un PADRE,il PADRE NOSTRO.

Fatte queste premesse,posso ora svelare il nocciolo della questione e la correlazione tra multiverso,dimensioni,reincarnazione e DIO.

Noi sappiamo tramite la fisica quantistica che siamo tutti collegati tra di noi e che tutti siamo uno,sappiamo inoltre che siamo composti di spirito,materia ed energia cosi' come è composto l'universo e che nulla si crea,nulla si distrugge,ma tutto si trasforma.

La domanda da un miliardo di euro è:qual'e' ilnostro scopo sulla terra?o meglio qual'e' il senso della vita?

Difficile rispondere,vero?al di la' delle risposte soggettive iniziamo a pensare da padri o da madri.in fondo DIO è IL PADRE di tutti!
Cosa vorrebbe un padre da un figlio?credo che la rispsosta sia ovvia:che lui sia felice!per esserlo il padre si pone come una guida per i propri figli per prepararli allavita.

Immaginiamo ora un padre(DIO) che esiste da sempre:Ci hanno inculcato che dopo la morte c'e' l'aldila' ma siamosicuri  che se in media un uomo viva 80 anni circa puo'aspirare al paradiso o all'inferno per l'eternita'?io crdo che chi nascce ,nasce con lo scopo ben preciso di evol.versi.

certo questo processo potrebbe risultare inesistente ovvero non c'e' niente dopo la morte ma potrebbero esserci milioni,miliardi di possibilità.....miliardi di universi paralleli.

e se lo scopo è quello dell'evoluzione potrebbe essere probabile la reincarnazione in un dato universo se non si e'0 superato  quello stadio di evoluzxione?un po' come dire una persona che va a scuola e viene bocciata ripete la stesssa cosa.e ancora e' possibile che un anima si reincarni in diverse situazione anche nello stesso mondo per acquisisre esperienza?e ancora: cio' che noi chiamiamo attitudini potrebbero deriovare da una vita di impegno verso quella facolta' che sembra essere innata?

A voi le riflessioni!!!

lunedì 24 settembre 2018

SNOBISMO

Ogni uomo su questa terra,pur non sapendolo, non è un uomo libero.Difatti ognuno di noi viene

influenzato da dogmi e schemi di varia natura,dai dogmi religiosi ai dogmi "educazionali"passando

per i dogmi inculcati dalla società e finendo ai propri dogmi influenzati dalla nostra piccola

esperienza personale.A tal proposito io penso che ogni uomo ragiona secondo i propri schemi mentali

 e le proprie convinzioni che,spesso se non sempre, sono frutto di associazioni e "categorizzzazioni".

Anche io,chiaramente, non mi considero un uomo libero ma sono,o meglio cerco, di essere fautore

del soggettivismo e del relativismo "categoriale",essendo convinto infatti che, sebbene siamo tutti

collegati e tutto è uno, ognuno è unico e irripetibile.Non esiste nessuno senza preconcetti e senza

pregiudizi e , in tal senso siamo tutti     sia razzisti "sia snobisti".Con questo  non voglio intendere che

 le nostre convinzioni siano prive di fondamento,anzi,al contrario,ma è sempre bene ricordare che

esistono eccezioni e bisogna stare attenti quando si generalizza a non far di tutta un erba un fascio.

Una volta un carissimo amico mi colpi' pronunciando queste parole:"è facile vedere la bellezza di un

fiore in un giardino magnifico ma  è molto difficile vedere la bellezza di un fiore in un ambiente

pieno di merda".

L'ambiente è sicuramente importantissimo ma un fiore che nasce in un deserto o sull'asfalto ha

bisogno di maggiore cura perchè è una perla rara,aggiungo io.

Fatta questa doverosa premessa sui dogmi,sugli schemi mentali,sull'ambiente e sulle

"categorizzazioni" vorrei ora parlare in linea generale dello snobismo tentando di inquadrarlo in

categorie(anche se potrebbe risultare un controsenso,ma non lo è in quanto il meccanismo che li

 alimenta è proprio la categorizzazione) fermorestando che  le categorie potrebbero essere infinite(o

quasi)ed io ne individuo     ,in linea di massima solo quattro: 1 "lo snobismo lavorativo", 2 lo

snbobismo modaiolo",3" lo snobismo culturale","lo snobismo relazionale".

Ogni snobismo che  si rispetti si alimenta dentro e fuori le categorie di appartenenza.

Ad esempio lo  snobismo lavorativo che altro non è che che giudicare le persone per il lavoro che

svolgono si potrebbe          e si verifica sia  per differenti lavori rispetto a chi "snobba"(per lo piu'

 lavori meno qualificati) sia per lo stesso lavoro,magari per chi ha un altra filosofia lavorativa.

stesso discorso per le altre 3 categorie snobistiche.nella moda ognuno si deve omologare al concetto

di moda  , ad esempio del genere(casual,elegante etc).

Lo snobismo culturale invece si rifà    al percorso di studi e non alla reale cultura della persona nè

tantomeno alla sua intelligenza.

Infine lo snobismo relazione si rifa' alle persone che si frequentano  sia che siano amori  sia amici.

Il contrario di snobismo e', se mi concedete il neologismo,sociallibertà,ovvero la fusione di socialità e

 libertà.

una persona sociale,socievole e libera tenta di socializzare con chiunque  perchè sa e ha l'umiltà di

sapere che chiunque puo' dargli qualcosa.

Nel caso di uomini sociallibertari questi sono considerati farffalloni o pagliacci e  alcune donne

pensano di essere corteggiate da questi ma nella realtà non è cosi' cosi' come nel caso delle donne

sociallibertarie con la differenza che quest'ultime o vengono considerate zoccole o se va bene

provocatrici.

Non vi è dubbio che tra uomini e donne le persone più socievoli siano le donne anche se le donne

hanno meno pregiudizi ma più complessi in linea di massima.

Concludo dicendo che nessuno può nè piacere a tutti nè essere amico di tutti ma che tutti possono

essere gentili ,educati e rispettosi con tutti.







mercoledì 25 luglio 2018

CHE COS'E' LA RELIGIONE?

L' altra sera discutevo con due amici buddisti in merito al fatto che il buddismo visto da me e dalle

mie poche conoscenze a riguardo non è una religione ma piuttosto una dottrina filosofica e spirituale.

Ecco cosa dice Wikipedia a riguardo:


buddhismo o piu comunemente detto buddismo [2] (sanscritobuddha-śāsana) è una 
delle religioni[3][4] più antiche e più diffuse al mondo. Originato dagli insegnamenti dell'asceta itinerante
 indiano Siddhārtha Gautama (VIV sec. a.C.), comunemente si compendia nelle dottrine fondate 
sulle Quattro nobili verità (sanscritoCatvāri-ārya-satyāni).
Con il termine buddhismo si indica quindi quell'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e 
tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine, che si 
sono evolute in modo anche molto eterogeneo e diversificato[5][6].

Sorto nel VI-V secolo a.C. come disciplina spirituale assunse nei secoli successivi i caratteri di dottrina
 filosofica e, secondo alcuni autori, di religione "ateistica"[7], intendendo con quest'ultimo termine non la 
negazione dell'esistenza degli dèi (deva), quanto piuttosto il fatto che la devozione ad essi, fatto 
comunque considerato positivo, non condurrebbe alla liberazione ultima.

Con tale definizione potremmo convenire ,io e voi folli lettori,che probabilmente avevamo ragione 

 entrambi cioe' sia io sia i miei due amici.

il punto però è un altro:ma che cos'e''' la religione?

Attenendoci sempre a cio' che dice Wikipedia ecco il risultato:

La religione è quell'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità,

 nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è 

quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un 

determinato culto religioso[1]. Va tenuto presente che «il concetto di religione non è definibile 

astrattamente, cioè al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a 

determinate formazioni storiche».[2]
Lo studio delle "religioni" è oggetto della "Scienza delle religioni" mentre lo sviluppo storico delle religioni

è oggetto della "Storia delle religioni".

Lo storico delle religioni italiano Enrico Montanari (1942-) osserva che:
« Etimologicamente, religio non deriva da religare ('legarsi faccia a faccia con gli dèi'): questa interpretazione, di fonte cristiana (Lattanzio), fu attribuita agli antichi, ma sulla base del nuovo culto monoteistico. »
(Enrico MontanariRoma. Il concetto di "religio" a Roma. In Dizionario delle religioni (a cura di Giovanni Filoramo). Torino, Einaudi, 1993, pag.642)
Quindi, per Enrico Montanari, l'origine del termine "religione" è da ricercarsi nella coppia dei 
termini religere/relegere intesi come "raccogliere nuovamente", "rileggere"[11]osservare "con scrupolo e 
coscienziosità l'esecuzione di un atto"[12] e quindi eseguire con attenzione l'"atto religioso". Furono i 

I primi  Teologi cristiani, nel IV secolo, a rovesciare il significato originario del termine per collegarlo al nuovo credo[13].
Allo stesso modo osservò Gerardus van der Leeuw (1890-1950) che coniando l'espressione homo religiosus lo oppose all'homo negligens:
« Possiamo quindi intendere la definizione del giurista Masurio Sabinoreligiosum est, quod propter sanctitatem aliquam remotum ac sepositum a nobis est. Ecco precisamente in che cosa consiste il sacro. Usargli sempre debiti riguardi: è questo l'elemento principale della relazione fra l'uomo e lo straordinario. L'etimologia più verosimile fa derivare la parola religio da relegere, osservare, stare attenti; homo religiosus è il contrario di homo negligens. »
(Gerardus van der LeeuwPhanomenologie der Religion (1933). In italiano: Gerardus van der Leeuw. Fenomenologia della religione. Torino, Boringhieri, 2002, pag.30)

La nozione di "religione" è problematica e dibattuta.
Da un punto di vista fenomenologico-religioso il termine "religione" è collegato alla nozione di sacro:
« Secondo Nathan SöderblomRudolf Otto e Mircea Eliade, la religione è per l'uomo la percezione di un "totalmente Altro"; ciò ha come conseguenza un'esperienza del sacroche a sua volta dà luogo a un comportamento sui generis. Questa esperienza, non riconducibile ad altre, caratterizza l'homo religiosus delle diverse culture storiche dell'umanità. In tale prospettiva, ogni religione è inseparabile dall'homo religiosus, poiché essa sottende e traduce la sua Weltanschauung (Georges Dumézil). La religione elabora una spiegazione del destino umano (Geo Widengren) e conduce a un comportamento che attraverso miti, riti e simboli attualizza l'esperienza del sacro. »
(Julien RiesLe origini, le religioni. Milano, Jaca Book, 1992, pagg.7-23)
Da un punto di vista storico-religioso la "nozione" di "religione" è collegata al suo esprimersi storico:
« Ogni tentativo di definire il concetto di "religione", circoscrivendo l'area semantica che esso comprende, non può prescindere dalla constatazione che esso, al pari di altri concetti fondamentali e generali della storia delle religioni e della scienza della religione, ha una origine storica precisa e suoi peculiari sviluppi, che ne condizionano l'estensione e l'utilizzo. [...] Considerata questa prospettiva, la definizione della "religione" è per sua natura operativa e non reale: essa, cioè, non persegue lo scopo di cogliere la "realtà" della religione, ma di definire in modo provvisorio, come work in progress, che cosa sia "religione" in quelle società e in quelle tradizioni oggetto di indagine e che si differenziano nei loro esiti e nelle loro manifestazioni dai modi a noi abituali. »
(Giovanni FiloramoReligione in Dizionario delle religioni (a cura di Giovanni Filoramo). Torino, Einaudi, 1993, pag.620)
Da un punto di vista antropologico-religioso la "religione" corrisponde al suo modo peculiare di manifestarsi nella cultura:
« Le concezioni religiose si esprimono in simboli, in miti, in forme rituali e rappresentazioni artistiche che formano sistemi generali di orientamento del pensiero e di spiegazione del mondo, di valori ideali e di modelli di riferimento »
(Enrico CombaAntropologia delle religioni. Un'introduzione. Bari, Laterza, 2008, pag.3)
Anche se come evidenzia lo stesso Enrico Comba:
« Non è dunque possibile stabilire un criterio assoluto per distinguere i sistemi religiosi da quelli non religiosi nel vasto repertorio delle culture umane »
(Enrico CombaOp.cit. pag.28)
Quindi, come notano Carlo Tullio Altan e Marcello Massenzio, il fenomeno della religione:
« come forma specifica della cultura umana, ovunque presente nella storia e nella geografia, è un fenomeno estremamente complesso, che va studiato con molteplici procedure, mano a mano che queste ci vengono offerte dal progresso degli studi delle scienze umane, senza pretendere di dire mai in proposito l'ultima parola, come accade per un lavoro che sia costantemente in corso d'opera. »
(Carlo Tullio Altan e Marcello MassenzioReligioni Simboli Società: Sul fondamento dell'esperienza religiosa. Milano, Feltrinelli, 1998, pagg. 71-2)

Sempre seguendo tali ragionamenti secondo il mio punto di vista la religione non è un insieme di 

.credenze,riti e dogmi ma piuttosto una "presa di coscienza" dell'esistenza di  una o più entità "superiori"
.

Ho sempre criticato sia su questo folle blog che altrove l'istituzionalizzazione della fede e della 

religione in quanto ritengo che una persona non ha gli strumenti per comprendere qualcosa che va 

oltre i suoi limiti.

In tal senso mi sono chiesto(da credente)se Dio fosse statico o dinamico.la domanda potrebbe 

sembrare stupida ma provate ad immaginare un entita perfetta,onnisciente e onnipotente.Secondo voi 

non dovrebbe essere statica?eppure io credo nella dinamicita' di Dio nel senso che muta ed evolve 

anch'essa nel tempo.Difficile da comprendere e ancor più da spiegare ma se si intravedesse un 

barlume di luce nel buio di questo ragionamento si comprenderebbe che la dinamicità di Dio ben si 

sposerebbe con il concetto di libero arbitrio tant'e' che seppur piccoli ,noi esseri umani abbiamo gli

 strumenti e la forza per modificare la realtà circostante ed è per questo che Dio deve continuamente evolversi.

Non voglio convincere chi è ateo dell'esistenza  di un Dio ma bisogna riconoscere che anche un ateo 

ha un Dio.Questo Dio si chiama scienza e per me la scienza è un ordine nel caos e , probabilmente 

 esiste qualcosa di infinitamente grande e potente che ha creato quest'ordine altrimenti sarebbe caos 

senza ordine.Se ad esempio per semplificare mettiamo zucchero nel caffè sappiamo per certo che il 

caffè sarà dolce e lo sarà tutte le volte che metteremo lo zucchero nel caffe'.Se viceversa non ci fosse 

un ordine nel caos il caffe' con l'aggiunta di zucchero potrebbe avere un gusto a volte dolce altre 

salato altre diverso ancora.io credo che anche la scienza sia stata creata da entità superiori per dare

 un senso alle cose e, del resto,io non credo ne' al caso nnè alle coincidenze.Tutto accade per una 

ragione e come diceva einsten:Dio non gioca a dadi con l'universo.

Io non credo che la soluzione sarebbe l'abolizione delle religioni ne' tantomeno una religione unica in 

tutto il globo anzi io credo che ognuno di noi pur non conoscendo,ovviamente,tutte le religioni 

passate e presenti,possa avere la facoltà di "avvicinarsi"alla divinità.Che poi la si voglia chiamare

 santità .illuminazione etc è solo una questione di denominazione.Per me potrebbero coesistere anche

 tante religioni quante sono le persone sulla terra fermorestando che gli insegnamenti del 

passato(in particolare siii pensi ai dieci comandamenti o a quello che viene definito l'undicesimo 

comandamento di gesù che diceva:ama il tuo prossimo,amatevi come se foste tutti fratelli e 

sorelle)devono essere ben presenti anche se costantemente sottoposti a revisione.

Per concludere come dicevo prima la religione è una presa di coscienza di un entità o più entità 

superiori e chi agisce secondo coscienza può senza dubbio considerarsi una persona 

religiosa.Ricordatevi pero' che per quanto religiosi possiamo essere , noi esseri umani siamo 

piccoli,ma proprio piccoli.

sabato 7 luglio 2018

LINK PER ORDINARE I POTENTI DELLA TERRA

https://www.amazon.it/dp/1983384151/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1530952667&sr=8-1&keywords=I+POTENTI+DELLA+TERRA

venerdì 6 luglio 2018

I POTENTI DELLA TERRA

Cari folli lettori di ideeviaggianti vi comunico che tra 72 ore uscirà su amazon il mio primo libro.Al prossimo aggiornamento

mercoledì 20 giugno 2018

DISCORSO(SEMI)SERIO SULLA RISATA

Sarebbe interessante capire a livello socio antropologico cos'e' la risata e come funzionano i suoi meccanismi al di la' del fatto che esistono diversi stili di comicita' e che non tutti  ridono per le stesse situazioni o parole.


Negli animali ad esempio ,esclusi scimmie antropomorfe e ratti che riproducono qualcosa di simile al riso umano,da non confondere con sentimenti come la gioia etc,non v'e' n'e' traccia.

Io credo ciecamente in Dio e sono convinto che LUI abbia un forte senso dell'umorismo  e dell'ironia  che pero' sfocia in sorrrisi e non in risate.SE OGNI COSA SENSO HA UN SENSO E UNA LOGICA ANCHE LA RISATA DEVE AVERCELA.

Non va confuso infatti il sorriso con il riso.
Quest'ultimo infatti in genere è frutto di scherno.

Si dice che il riso abbonda sulla bocca degli stolti e cio' va un po' in contraddizione con il concetto che il riso potrebbe essere frutto di un entita' maligna ma una mia possibile chiave di lettura    è che spesso gli stolti ridono senza motivo e a volte senza sapere di ferire se stessi o gli altri.

In ogni caso noi che siamo umani e non entità facciamocela pure una sana grosa grassa      risata ricordandoci che ride bene chi ride ultimo.

E voi cosa pensate di questa mia brevissima riflessione sulla risata?

lunedì 27 novembre 2017

DISCORSI DI VITA TRA LIBERTA' E FEDE

forse a volte alcune persone hanno bisogno di una "scossa" per vivere davvero e per capire davvero il senso della vita.io sono stata e sono una di queste persone.portare all'estrema esasperazione una situazione significa accanirsi.aspettare il momento propizio al contrario è saggezza.non mi vergogno nel dire che sono un ragazzo mosso da profonda fede ma in quanto essere umano spesso la mia fede vacilla e commetto errori cosi' come li commettono i comuni mortali.quando si è mossi da buone intenzioni sugli errrori si puo' sorvolare.la vita in fondo è un puzzle di ricordi e di cose che devono accadere.il mio puzzle e' stato molto di sordinato e frammentato ma credo di essere vicino ad un quadro generale abbastanza completo e sono fiducioso perche' in fondo i pezzi se messi insieme mostrano tante incronguità ma anche tanta bellezza.fatta questa doverosa e noiosa premessa che serve a dire che a volte fraintendiamo tutto e non ci rendiamo conto che la vita e' bella anche se faticosa aggiungo che grazie a tre cari amici ed un profeta sono stato fuori dalle mura della campania rigenerandomi un po'.il mio obiettivo è la libertà,quella vera dato che come recita un aforisma l'uomo nasce libero ma si creaa delle catene e delle prigioni virtuali.cara liberta' non posso dire che mi hai reso la vita facile:spesso anche io ho sbagliato ma se ancora ti va batti un colpo e chiariremo questo grosso equivoco chiamato vita.aspettero' con ansia quel giorno perche' solo allora allora saro' davvero libero e credo felice.

martedì 14 novembre 2017

DARE E AVERE:LA MIA FILOSOFIA

Con questo post,come si evince dal titolo,vorrei provare a soffermarmi sull'atto del dare inteso come "donazione" e sulla logica conseguenza che è il ricevere.

In genere si dice che donare sia meglio che ricevere;allo stesso modo alcune tradizioni religiose come il cattolicesimo pongono l'accento sulla "donazione" come un atto capace di elevare l'animo umano.

Dunque viene da chiedersi(o quantomeno verrebbe da chiedermelo) cos'è la donazione e perchè donare?

Ora, senza soffermarmi troppo sul significato della donazione stessa,voglio provare a pormi alcune domande e a cercare,insieme a voi,cari folli lettori di ideeviaggianti,di trovare delle risposte quantomeno "soggettive".

Innanzitutto,dunque,io individuo nell'atto del dare due strade consequenziali e intersecabili:donare da un punto di visto economico e donare da un punto di vista affettivo.

Io parto dal presupposto che quando si dona da un punto di vista economico,in genere non lo si fa per secondi fini o per ostentare la propria ricchezza(nel primo caso si è davanti a dei leccaculo,nel secondo a dei gradassi,che per carità esistono ma non mi voglio soffermare su di loro).

Io personalmente dono nel mio infinitesimalissimo piccolo perchè mi va di farlo(parliamo sempre a livello economico)anche se noto che a volte sono costretto a donare a chi non vorrei e a donare troppo poco a chi vorrei.

Ovviamente si parla di piccole "cose"ma credo che capiti a tutte le persone che cercano di donare pur avendo un budgdet ridotto.

Questa lunga premessa potrebbe sembrare inutile e noiosa;in realtà è da tale principio che si sviscera la mia filosofia sul dare ed avere.

Per quanto i valori religiosi ci inculchino il" dare incodizionatamente" penso che la realtà ,specie quando ci si trova di fronte determinati "soggetti,sia ben diversa e , in tal senso mi riferisco a dare sia economicamente che affettivamente.

La mia visione in tal senso dovrebbe essere quella in cui non ci si fa troppi calcoli ma soltanto alcune valutazioni.
Dalla Valutazione di una persona ,infatti,dipende quando e quanto siamo disposti a donarle (da adesso parlo sia economicamente che affettivamente),ragion per cui,premesso che personalmente ed inizialmente anche se moderatamente sono dispsosto a donare e a concedere qualche chanche, io ho la tendenza  a non mettere tutti sullo stesso piano.

Chiaramente,odiando gli estremismi,nè resto indifferente ad una persona che specie  in termini affettivi mi dà poco nè dono incondizionatamente ad una persona che mi da' tanto anche perche' l'indifferenza uccide mentre il donare incondizionatamente rende vulnerabili.

Spesso infatti si tende a dare per scontato cio' che una persona troppa generosa offre.
Ribadisco il fatto di non voler far troppi calcoli quando si dona ma è pur vero che a volte si abusa dell'altrui generosità.

In tal senso(pur non riuscendovi) credo che a volte un po' di sano egoismo non guasti (o quantomeno,mettendo se stessi e le persone che "meritano" sullo stesso piano).

Cari folli lettori di ideviaggianti,che ne pensate?donatemi un vostro parere,se vi va.

lunedì 11 settembre 2017

QUADERNI DALLA MIA CAMERA

riprendendo un estratto di quaderni dal carcere di antonio gramsci vorrei soffermarmi su quelle parole che saranno sempre attuali:«La disciplina non annulla la personalità e la libertà: la quistione della "personalità e libertà" si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'origine del potere che ordina la disciplina. La disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. Battere l'accento sulla disciplina, sulla socialità, e tuttavia pretendere sincerità, spontaneità, originalità: ecco ciò che è veramente difficile e arduo».

Forse in poche parole gramsci ha raccolto la sfida che ogni democrazia dovrebbe accettare e non c'e' nulla da aggiungere o forse c'e' cosi' tanto da dire che sicuramente si finirebbe per aggirare il nocciolo della questione.

Mi sembra chiaro che io non sono gramsci ma se dovessi analizzare la "quistione disciplina"da diversi punti di vista potrei dire che il mio pensiero sulla politica attuale vede nella destra una disciplina giustizialista,xenofoba e che limita     liberta' di azione e di pensiero,mentre a sinistra vedo il concetto di disciplina come smarrito,una sinistra  troppo buonista.

Fatte queste premesse l'analisi della "QUISTIONE DISCIPLINA" e' piuttosto sfaccettata in quanto comprende elementi politici ma anche sociologici e filosofici.

l'uomo a mio avviso è un animale egoista(oggi piu' che mai siamo nell'epoca dell'ego smisurato),lo e' sempre stato ma ha capito che in un sistema avanzato la cooperazione tra ruoli diversi(fin dai tempi di caccia,pesca,agricoltura)e' fondamentale per ognuno di noi .in realtà ogni societa' dalla piu' primitiva alla piu' moderna ha bisogno di codesta cooperazione tra i ruoli ma sembra che ognuno badi piu' al proprio orticello e a raccogliere le briciole che cadono dall'alto.certo,lavorare per il bene collettivo e' un utopia bella e buona ma pretendere una classe diriginte capace ed essere parte in causa della vita politica non solo non e' irrealistico(magari lo e' oggi,in questa societa' di lamentosi)ma dovrebbe essere la prerogativa di tutti i cittadini.

potrebbe sembrare lontanissimo anni luce questo discorso dal concetto di disciplina,e invece,a mio avviso,il nesso c'e'.

innazitutto teniate presente che e' la politica che legifera e che una buona classe classe politica magari potra'cambiare lo stato delle cose.una buona classe politica dovrebbe tutelare tutti,in parti colare le minoranze e le persone svantaggiate ed essere intransigente con chi sbaglia ovviamente nella misura in cui l'errore penalizza la collettivita' e\o il prossimo.in poche parole io auspico due grandi rivoluzioni culturali:una democrazia diretta,partecipativa e totale(attualmente coi sistemi informatici se ve ne fosse voglia sarebbe possibile) ed una democrazia che tuteli i diritti del cittadino ma che imponga loro doveri.attualmente io penso che i diritti siano appannaggio dei furbetti o del ventaglio personale di conoscenze influenti e i doveri allo stesso modo se influenti non vengono rispettati;al contrario invece vengono fatti rispettare fino in fondo,anzi di piu'.(scusate ma questo post e' davvero brutto.a me non piace;comunque lo pubblico.)

lunedì 28 agosto 2017

GENII D'EPOCA

Ho sempre pensato,a torto o a ragione, avvalendomi anche di pensieri ripresi da letture sparse e, pubblicati all'interno di questo blog in alcuni post, che i geni e la genialità sostanzialmente si dividono in due macro categorie.


La prima vede i genii come chiarificatori della realta';un pensiero comune dell'epoca viene espresso comprensibilmente o un pensiero comune viene tradotto in realtà.

la seconda vede i genii come pionieri,anticipatori del futuro che spesso non vengono capiti in vita e che vanno piu' che controcorrente,al di la'.

Ora non vorrei   soffermarmi su questa distinzione asserendo chi sia piu' o meno geniale;non voglio nemmeno soffermarmi su cosa sia la genialità e se questa dipenda dalle caratteristiche endogene dell'individuo,dal suo talento dalle sue capacità o dall'impegno profuso affinche' un individuo possa arrivare ad essere definito geniale.

Credo di aver scritto in vari post abbastanza in merito a cio' che ritengo essere il mio pensiero circa la genialità e non vorrei neanche ripetere il mio personalissimo punto di vista secondo il quale tra follia e genialità intercorra una linea sottilissima.

Sembra tutto così banale, retorico e scontato quando si parla,si scrive specie in merito ai genii e alla genialità.

talvolta viene definito genio o geniale anche cio' che non c'entra entra con il genio.


Eppure io proprio stasera mi ponevo un interrogativo:premesso che ogni epoca hai suoi genii io mi e vi chiedo:quanto conta l'epoca in cui si vive affinche' genii e genialità prendano forma?non sto parlando di opportunita',sia chiaro,anche perche' penso che un genio trovi sempre una strada per emergere ma piuttosto sto pensando a quanto l'ambiente circostante influenzi un individuo geniale.

forse e dico forse le ragioni della genialità sono state sempre ricercate all'interno dell'individuo:come dicevo prima o nelle sue capacità innate o nel suo impegno o al limite da entrambi i fattori ma probabilmente ed erronaemente al di la' del facile e retorico"niente è piu' come una volta" (si potrebbe dire quasi poer scherzo o per gioco non esistono i genii di una volta)la genialità va ricercata anche nell'ambiente circostante,o meglio ancora nell'epoca in cui un genio vive.

in particolare la mia domanda è:perche' genii come da vinci non ne nascono piu'.certamente qualcuno potrebbe dire che la parcellizzzazione delle discipline ha reso settoriale il campo d'investigazione,qualcun'altro potrebbe dire secondo me a torto che tutto e' stato gia' detto o fatto.

a me queste ipotetiche risposte non convincono del tutto.certamente mettere genii a confronto e' un impresa ardua specie in settori differenti tra loro eppure   ci sono stati individui che hanno lasciato il segno,ovviamente,piu' di altri anche  se si parla di epoche e settori differenti.

faccio un esempio:ammesso e non concesso che il qi di una persona fosse analizzabile e risultasse altissimo tipo 160 ,cosi' per dire,le possibilita' fossero uguali e l'impegno ,la curiosita' e lo studio e la dedizione e ancora l'intuizione fossero misurabili ed uguali ,se prendessimo due individui con queste stesse caratteristichee e li proiettassimo in due epoche differenti a mio avviso uno dei due avrebbe senza dubbio risultati superiori all'altro.

e' indiscutibile la crisi che stiamo attraversando e cio' si riflette anche nelle arti;tutto si consuma velocemente,e' commerciale e massificato,poco originale e per niente geniale(specie in italia e penso ad esempio alle arti come musica,letteratura e cinema).mi viene quindi da pensare che quest'epoca non e' un epoca da genii(nonostante il fatto che ad informarsi qualche genio si trova anche se il piu' delle volte legato al dio denaro e non all'arte o al pensiero).per fortuna io non sono ne' sono stato un genio:se lo fossi sarei nato nell'epoca sbagliata.